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18 settembre 2015 5 18 /09 /settembre /2015 15:58
Ben Vautier e Shozo Shimamoto
Ben Vautier e Shozo Shimamoto

SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY 2.0

Via S. Calenda, 105/D - Salerno

VIRTUAL FLUXUS TWO”

SHOZO SHIMAMOTO

1928 - 2013

Progetto Internazionale dedicato a Shozo Shimamoto

a cura di Giovanni Bonanno

(Seconda parte)

Dal 16 luglio 2015 al 29 agosto 2015

Inaugurazione: Giovedì 16 luglio 2015, ore 18.00

Ophen Virtual Art Gallery, Via S. Calenda, 105/D – Salerno Tel/Fax 089 5648159

e-mail: bongiani@alice.it

Web Gallery: http://www.collezionebongianiartmuseum.it

Orario continuato tutti i giorni dalle 00.00 alle 24.00

Secondo evento indipendente progettato in concomitanza con la 56th Esposizione Internazionale d'Arte - la Biennale di Venezia

S’inaugura Giovedì 16 luglio 2015, alle ore 18.00, la mostra collettiva internazionale “Add & Return” a cura di Giovanni Bonanno dal titolo: “VIRTUAL FLUXUS TWO che lo Spazio Ophen Virtual Art Gallery di Salerno dedica all’artista giapponese Shozo Shimamoto come secondo evento contemporaneo ed indipendente progettato in concomitanza con la 56th Biennale Internazionale d’Arte di Venezia 2015. Proprio per questa particolare occasione la galleria intende dedicare l’attenzione a due artisti giapponesi come Shozo Shimamoto e Ryosuke Cohen, che riassumono molto bene il concetto del The World's Futures / “Inside and outside the body”, (dentro e fuori il corpo). Tra il 31 maggio e il 29 agosto 2015 verranno presentate presso lo Spazio Ophen Virtual Art Gallery 2.0 di Salerno, le opere di 97 artisti in due rispettive mostre con una serie di opere scelte di Shozo Shimamoto, (24 opere) a margine del progetto di Mail Art “Head” progetto concretizzato proficuamente tra gli anni 80 e 90. In questa “seconda parte” della Rassegna Internazionale sono presenti altre 50 opere di altrettanti importanti autori internazionali che hanno partecipato al progetto internazionale a lui dedicato.

Artisti presenti:

Shozo Shimamoto, Adriano Bonari, Ernesto Terlizzi, Gian Paolo Roffi, G. Franco Brambati, Michel Della Vedova, Ruud Janssen, Nicolò D'Alessandro, Rosanna Veronesi, Antonio Amato, Fernando Andolcetti, Fausto Paci, Claudio Romeo, Giancarlo Pucci, Daniel Daligand, Fulgor C. Silvi, Juliana Hellmundt, Andrea Bonanno, Miguel Jimenez, Bruno Sayao, Borderline Grafix, Dimitry Babenko, Masayuki Koorida, David Dellafiora, Massimo Medola, Luca Giacobbe, Angela Caporaso, Maurizio Follin, Linda Pelati, Daniel de Cullà, Monica Michelotti, Michal Bycko, Arturo Fallico, Ars&Design, Antonio Conte, Claudio Parentela, Mike Dyar - Eat Art, Lorenzo Lome Menguzzato, Alfonso Caccavale, Anabela G. & Bruno C, Maria Josè Silva, Domenico Severino, Maurizia Carantani, Giovanni Bonanno, Lucia Spagnuolo, Walter Pennacchi, Roberto Scala, Carlo Iacomucci, Manuel Ruiz Ruiz, Serse Luigetti.

Shozo Shimamoto: la testa rasata va in giro per il mondo

Scrive Shozo Shimamoto: “Con la mia testa rasata, nel 1987 sono stato in America ed in Canada, e ho poi viaggiato nel 1990 in Europa da Londra fino a Leningrado. Nel 1993 sono andato in Italia ed in Finlandia. Durante le mie tappe sono stato accolto da molti artisti della mail art che hanno scritto i loro messaggi sulla mia testa, oppure vi hanno proiettato diapositive o anche film. Tutti infatti erano pronti ad aspettarmi con alcune idee in mente. Nel 1988 un mio studente mi portò una copia della rivista che aveva trovato nella tasca del sedile dell'aereo della JAL in un volo Tokyo-Parigi. Era una sorta di guida del Giappone dove si presentavano in lingua inglese le bellezze dei templi buddisti, le informazioni sui piatti tipici e quant'altro. Ma fra le altre cose, nella pagina che trattava di cinema, era anche riportata come curiosità la possibilità di vedere un film proiettato sulla mia testa, con tanto di illustrazione disegnata a mano. Senza saperlo, la mia testa rasata stava volando in giro per il mondo. Nel 1987 spedii agli artisti della mail art un foglio con stampata la silhouette della mia testa vista da dietro ed un messaggio in cui invitavo gli artisti a fare il loro intervento. Ricevetti circa 500 risposte. Il fatto che le risposte fossero così numerose è dovuto al sistema del network caratteristico dell'arte postale, in cui non è raro che degli artisti copino e reinterpretino il contenuto originale per poi stamparlo di nuovo inviandolo ad altri artisti e così via. [...] Un giorno mi arrivò una mail art molto singolare. Proveniva dalla Francia e l'autore era Pascal Lenoir, anche se il foglio originale era partito dall'artista olandese Cor Reyn che aveva a sua volta fotocopiato la mia testa e inserito il messaggio di invito a disegnarvi dentro qualcosa. Ebbene Lenoir dentro alla mia testa fotocopiò una decina di altre silhouette rimpicciolite della stessa , riproponendo l'invito a disegnarci dentro qualcosa, e la spedì anche a me. Vedendola, non riuscii a trattenermi dal ridere. Il pezzo di mail art che avevo spedito io si era moltiplicato, il numero delle teste era aumentato, e passando per diverse vie era ricapitato proprio a me con la scritta: Perché non partecipi anche tu? Nell'arte postale non ci sono i diritti d'autore, anzi, all'opposto lo spirito che la caratterizza è quello di invitare gli altri ad usare senza limiti i vari contenuti. Così è possibile che a mia insaputa un mio pezzo venga modificato, arricchito di nuove idee, e ritorni al mio indirizzo. L'americano Cracker Jack Kid addirittura spedisce dei modellini tridimensionali della mia testa” .

BIOGRAFIA

Shozo Shimamoto (Osaka, 22 gennaio 1928 – 25 gennaio 2013) è stato un importante artista contemporaneo giapponese. Nei primi anni 50 è stato con Jiro Yoshihara il fondatore del Movimento Gutai per l’Arte Concreta. Gutai è il movimento artistico che meglio ha rappresentato l’esigenza di creare un ponte culturale, un luogo di sintesi tra due modelli artistici. I suoi lavori si basano sul fatto di liberare l’arte dalle convenzioni della tradizione,. anticipando così fenomeni quali Fluxus e l’Arte Concettuale, istaurando proficui rapporti con il movimento Fluxus, e lo Spazialismo italiano di Lucio Fontana. Nel manifesto del movimento artistico si parla di messa al bando del pennello. Dopo lo scioglimento del movimento Gutai, Shozo Shimamoto scopre la Mail Art che utilizza per le straordinarie possibilità attive e collettive di partecipazione. Negli anni novanta ricrea la Bottle Art. Shozo Shimamoto ha fatto delle performance in tutto il mondo con la sua visione pacifista. Nel ’1996 Ben Porter, il fisico nucleare responsabile del Manhattan Project, lo propone per il Premio Nobel per la Pace. Shozo Shimamoto è stato anche uno dei pionieri principali della Mail Art. Nel 1975-1976, aderisce alle iniziative dell'Unione degli Artisti (Artists' Union Group), del quale diventa uno dei massimi rappresentanti della Mail Art, sviluppando una nuova e personalissima concezione dell'uomo-artista come prodotto di un lavoro sociale e collettivo che si riflette in un preciso progetto: ogni volta che Shozo Shimamoto incontra un artista o una personalità politica importante lo invita a intervenire con scritte, disegni e oggetti sulla sua testa rasata, conservando la documentazione fotografica dell'azione. Inoltre, dal 1986 in poi, continuerà incessantemente a utilizzare la sua testa rasata come mezzo per le sue attività di mail art partecipando alla Peace Run attraverso l'Europa continuando a portare e a diffondere, attraverso le sue performance, messaggi di pace. Nel 1987, invitato dal Museo di Dallas mette in scena una performance sul centenario della nascita di Marcel Duchamp: messaggi di pace e spezzoni di film vengono proiettati sulla sua testa rasata. Il critico del New York Times Roberta Smith lo ha definito come uno degli sperimentatori più audaci e indipendenti della scena dell'arte del dopoguerra negli Anni Cinquanta. Suoi lavori sono in collezioni di musei come la Tate Gallery e la Tate Modern (a Londra e a Liverpool) e il Hyogo Prefectural Museum of Art a Kobe, Giappone e in importanti collezioni e raccolte private.

VIRTUAL FLUXUS TWO”

SHOZO SHIMAMOTO

1928 - 2013

SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY 2.0

Via S. Calenda, 105/D - Salerno

16 luglio 2015 – 29 agosto 2015

Inaugurazione: giovedì 16 luglio 2015, ore 18.00

Orario: tutti i giorni ore 00.00 - 24.00

e-mail: bongiani@alice.it

Web Gallery 2.0: http://www.collezionebongianiartmuseum.it

VIRTUAL FLUXUS POETRY / Shozo  Shimamoto 1928 - 2013
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3 dicembre 2014 3 03 /12 /dicembre /2014 19:32

Video of Christine Anne Tarantino:

  • Christine Tarantino Slide Show
  • from Douglas Dawson

Christine created this PowerPoint slide show of some of her artwork, emphasizing her use of natural and found materials, in 2008. Other than converting the PowerPoint file to a video file, I have made no other changes to it.

(Christine ha creato questa presentazione PowerPoint di alcune delle sue opere, sottolineando il suo uso di materiali naturali e trovato, nel 2008 Oltre a convertire il file PowerPoint in un file video, ho fatto altre modifiche ad esso).

http://vimeo.com/83924682

durata min 10:35

  • With the Blood of a Daylily
  • from Douglas Dawson

In the summers of 2010 and 2012, Christine created these works on paper using daylily blossoms as her primary drawing instruments. Each day she would check our daylily patches for blossoms that had opened the day before and were now starting to wither. She worked very quickly and intensely, using several blossoms per work. She felt that these works were among the best things she had ever done. This video includes 73 unique drawings, each repeated several times.

Nelle estate del 2010 e il 2012, Christine ha creato queste opere su carta con fiori di Hemerocallis come i suoi primitivi strumenti da disegno. Ogni giorno lei utilizzava per disegnare i nostri fiori. Lavorando molto velocemente e intensamente. Sono tra le opere più interessanti che ha fatto. Questo video include 73 disegni unici, ciascuno ripetuto più volte.

Durata Min. 1:15

http://vimeo.com/87401142

Christine Tarantino: Flux Me at 3

Sunday, 23 November 2008, from Douglas Dawson

Here is Christine's description of the event as posted at

fluxlist.blogspot.com/2008/11/flux-me-at-3.html in 2008;

(Ecco la descrizione di Christine dell'evento come pubblicato su fluxlist.blogspot.com/2008/11/flux-me-a-3.html nel 2008)

http://vimeo.com/84166422

Durata min. 3:19

  • New Year's Day 2011

from Douglas Dawson

The first day of 2011 was unseasonably warm in Wendell Massachusetts, so much so that we decided to have a cookout.

Il primo giorno del 2011 è stato insolitamente caldo in Wendell Massachusetts, tanto che abbiamo deciso di fare un pranzo all'aperto.

http://vimeo.com/87715476

Durata min. 5:36

  • Fluxus Hair Braiding
  • Douglas Dawson

This fluxus hair braiding was done as part of a project with Allen Bukoff's Fluxus Play Set (fluxus.org/playset/index.html). I recorded Christine's response to the Play Set, which was to braid the pieces into her hair.

Questa treccia di capelli Fluxus è stata fatta come parte di un progetto con Allen Bukoff Fluxus Play Set (fluxus.org/playset/index.html). Ho registrato la risposta di Christine per Play Set, che era quello di intrecciare i pezzi in suoi capelli.

Durata min. 3:54

http://vimeo.com/84529754

-Christine A. Tarantino doing Tai Chi

http://vimeo.com/83438064

durata 0:35

opera di Giovanni Bonanno

opera di Giovanni Bonanno

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3 dicembre 2014 3 03 /12 /dicembre /2014 19:28

Biografia di Christine Anne Tarantino

(1948 - 2012)

“La mia anima è una poesia in fiore”

(My soul is a poem in bloom).

Christine Anne Tarantino è nata nel Bronx il 3 dicembre 1948, da Francesca Rita Russo e Anthony Thomas Tarantino. La sua famiglia si trasferì a Framingham Massachusetts, mentre Christine era ancora giovane, ha conservato bei ricordi di quel particolare periodo con la sua grande famiglia italo-americana. Christine nella tarda infanzia ha vissuto nella zona di Framingham e Cape Cod. Ha frequentato il Fitchburg State College, dove ha conseguito l’abilitazione all’insegnamento dell’Arte, diventando, dopo la laurea, insegnante a Westminster. Christine è sopravvissuta ad una esperienza di pre-morte avuta da una reazione allergica. Ha preferito vivere una vita naturale guidata da una consapevolezza spirituale. Negli ultimi trent'anni della sua vita il suo obiettivo primario è stato quello di dedicarsi completamente all’arte. Christine ha creduto fortemente nel potere di trasformazione delle parole, sia parlate che scritte. In considerazione di tutto ciò ha creato opere “Fluxus” tra immagine e parola, tra oggettualità e poesia visiva; collage con materiali organici trovati e soprattutto la partecipazione a tanti progetti internazionali di Mail Art; una rete artistica globale in cui l'arte si concretizza attraverso l’uso dell’invio postale ed elettronico, realizzando libri d'artista, edizioni uniche e importanti testi scritti. Le sue performance art consistevano in eventi e azioni artistici spesso a contatto con la natura. Nel solo 2012, prima di morire, Christine è stata presente in diverse importanti rassegne in Germania, Italia, Paesi Bassi, Irlanda, Nepal, e negli Stati Uniti. Ha tenuto diversi blog legati all'arte che avevano centinaia di visitatori ogni giorno da molti paesi diversi del mondo. Christine ha vissuto gli ultimi anni della sua vita con il suo compagno, Douglas Dawson. La solitudine e la bellezza naturale della sua fattoria a Wendell ha ispirato la sua creatività e il rispetto della natura. Era appassionata di giardinaggio, e difensore attento di qualsiasi animale che poteva essere maltrattato. Amava camminare nella Quabbin e guidare attraverso il Berkshires, soprattutto andare per i musei d'arte a North Adams e Williamstown. Christine Tarantino di Wendell, (Massachusetts), a 64 anni cessò di vivere il 7 dicembre 2012 presso Hospice della Fisher Casa a Nord Amherst, Massachusetts. (Giovanni Bonanno)

Biography of Christine Anne Tarantino

(1948 - 2012)

"My soul is a poem in bloom."


Christine Tarantino, 64, of Wendell, Massachusetts, died on December 7, 2012 at Hospice of the Fisher Home in North Amherst, Massachusetts. She leaves her loving partner, Douglas Dawson, and their two cats, Oscar and Lucy; her brother, Peter Tarantino, of San Carlos, California; her nephew, Kyle, and her niece, Lauren; and many aunts, uncles, and cousins. One of the great joys of the past year of her life was the reconnections she was making with her family, especially her dear cousins. Christine Anne Tarantino was born in the Bronx on December 3, 1948, to Francesca Rita Russo Tarantino and Anthony Thomas Tarantino. Although her family moved to Framingham, Massachusetts, while Christine was young, she had fond memories of her life in the City: museums and shows, the Bronx Zoo, her large extended Italian-American family (especially the many artistic members), and the family bread business, Russo Brothers Bakeries. Christine's later childhood and young adult life were spent in the Framingham area and Cape Cod. She attended Fitchburg State College, where she earned teaching certificates in Art and Education, and became a second grade teacher in Westminster upon graduation. Christine emerged from a near-death experience triggered by an allergic reaction with heightened sensibilities and an artistic focus. She rejected previously established family and career relationships and goals in favor of a natural lifestyle guided by rapid spiritual awareness and supernatural zeal. For the last thirty years of her life, although she continued as an educator in various part-time and temporary positions, including museum workshops and substitute teaching in many local schools, her overriding goal was to make Art. Also known as Words of Light, CHRISTAR, and the homeless poet, Christine believed strongly in the transformative power of words, both spoken and written. She believed that the exclusive use of positive words would advance one's consciousness. Thoughtless or unkind words distressed Christine, and she tended to avoid situations where they could be found.
Christine created highly-regarded, Fluxus-inspired visio-textual art, including concrete/visual poetry; collage using organic/found materials; mail art, a global artist network in which art moves through mail as its medium; and artist books, unique and small editions of original writings/images in artistic book-related structures. Her performance/event art consisted of creatively planned or spontaneous, short or long-term, moments and actions of documented artistic engagement. In 2012 alone, Christine had her works included in Fluxus or artist book shows in Germany, Italy, The Netherlands, Ireland, Nepal, and the United States. She was one of the first contemporary American artists to have her work shown in Bhutan, the Kingdom of Happiness. She maintained several art-related blogs that had hundreds of visitors each day from many different countries. As a member of OPEN Fluxus, DoDo/DaDa ARTE POSTALE, and the International Union of Mail Artists, she was a shining light in an international network of artists devoted to cooperating, communicating, and collaborating. The solitude and natural beauty of her Wendell homestead nourished and inspired Christine. She was an avid gardener, an accomplished and creative cook, and a fearless defender of any animal she thought was being mistreated. She loved to walk in the Quabbin and drive through the Berkshires, especially to the art museums in North Adams and Williamstown. She took great pride in her personal appearance, occasionally remarking that she came from a long line of Italian beauties and wasn't about to let them down. In accordance with Christine's wishes, there will be no services. Contributions in her name may be made to the Franklin County Community Meals Program in Greenfield, Massachusetts; the Athol Animal Shelter or the Athol Public Library in Athol, Massachusetts; or Medicine Mammals, a wildlife rehabilitation facility, in Wendell, Massachusetts. More importantly, she would want you to write a poem, make some art, reach out to someone in distress, avoid harsh words, celebrate the divinity that is within you. Douglas Dawson extends his heartfelt thanks to the staff and volunteers of Hospice of the Fisher Home; to his friends and co-workers at the Franklin County Home Care Corporation; and to his friends and neighbors in the Wendell community. These wonderful people, with their compassion and love, lifted him up and held him steady, and allowed him to care for Christine through this most difficult time. Christine will be greatly missed by those who knew and loved her, and her Words of Light will shine on in the hearts of her fellow artists and others across the globe who have heard or read them.

Christine  A.  Tarantino / "MISE EN BOITE / Quasi un’opera collettiva"
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3 dicembre 2014 3 03 /12 /dicembre /2014 19:25

La mia anima è una poesia in fiore

(Presentazione di Douglas Dawson)

22 agosto 2014

Ho incontrato Christine Tarantino abbastanza tardi nella vita, avevo 57 anni e iniziavo il mio ultimo anno d’insegnamento prima della pensione come Director of Technology al liceo locale. Ho notato subito una donna molto attraente, della mia età circa che aveva appena iniziato a lavorare quell'anno come aiutante in classe. Il mio interesse era accresciuto quando notai che trascorreva molto del suo tempo libero in biblioteca guardando i libri d'arte piuttosto che andare al salone della facoltà per il caffè e per fare pettegolezzi vari. Uno dei miei colleghi era in contatto con lei e mi aveva informato che per quanto ne sapeva, Christine non aveva una relazione importante al momento.

Così ho iniziato ad ogni occasione a chiacchierare con lei incoraggiato dalla sua disponibilità. Un giorno trovai nella mia casella di posta una cartolina inviata da Christine che mi invitava a partecipare a qualcosa chiamato “progetto mail art" dal titolo “A Plea to Forsake”. Non avevo mai sentito parlare di mail art e non essendo informato non volevo perdere una tale opportunità per capire qualcosa in più. Poi, notai che per un paio di giorni non era stata presente a lavoro, capii dopo che aveva lasciato il suo incarico di lavoro a scuola. Nessuno dei miei amici sapeva dirmi il perché di questo abbandono.

Alcuni giorni dopo, mentre tornavo a casa dal lavoro, ho notato Christine camminare con diversi bambini in una stradina secondaria. Le ho mandato subito una e-mail chiedendo se era davvero lei. Mi rispose che aveva scelto di curare i bambini, perché questo impiego le offriva maggiore flessibilità rispetto al lavoro a scuola. Ogni giorno aspettava sulla strada l'autobus con i bambini che prendeva per accompagnarli a casa. Per tutta la primavera e l'inizio dell'estate del 2006, mi fermavo a parlare con lei ogni volta che la vedevo in attesa dell’arrivo dei bambini. Spesso ci siamo seduti insieme su un muro di pietra, così ho avuto modo di conoscerla meglio. In uno di questi incontri aveva appena preso la posta e mi aveva mostrato le belle opere d'arte che riceveva tutti i giorni dalle sue amiche e amici sparsi in tutto il mondo. Dopo questi incontri, abbiamo trascorso molto tempo insieme a casa mia a Wendell, Massachusetts, e nell'inverno dello stesso anno aveva deciso definitivamente di trasferirsi definitivamente da me.

Christine è nata e cresciuta nella città d’origine, ma aveva trascorso tutto il resto della sua vita, dopo il college nelle zone rurali del Massachusetts. Nel 1970, dopo la laurea, era diventata una insegnante di scuola elementare, ed aveva insegnato per undici anni fin quando ha avuto un'esperienza di pre-morte da un coma provocato da una iniezione non corretta durante un intervento dentale. Questa esperienza ha cambiato la sua vita per sempre. Anche se ha continuato a fare la professione dell’insegnante, ha preferito dedicare la sua vita all'arte e alla poesia.

The Artist

beauty

transporter

spirit

elixir

body

pacifier

reminder

counsellor

of the highest

the brightest

within

Prima di trasferirsi a Wendell, Christine ha vissuto e lavorato su un bel laghetto ("Mill Pond") in Phillipston, dove ha creato opere e poesie per molti anni. E 'stato qui che ha fondato e gestito “Words of Light Publishing”. Christine ha creduto fortemente nel potere e della trasformazione delle parole:

when I move I jingle

only soft sweet cooing

or dreamy tones

gently spew forth

language is heart vibrations

Christine ha scritto non solo i libri e poesie, ma anche le parole contenute nella maggior parte delle opere d'arte visive che ha creato.

Era una persona molto spirituale, ha studiando gli insegnamenti di Paramahansa Yogananda e Roy Eugene Davis per molti anni. Anche se era molto spirituale, non era interessata alla religione conseguente a tale pratica. Trovò l’essenza spirituale nella natura -

Kneeling, stained glass leaves

Forest is my cathedral

Silence genuflects

Christine ha trovato non solo lo spirito nella natura, ma ha anche molti dei materiali che sono presenti nei suoi lavori d’arte, elementi quali penne, ghiande, fiori, farfalle, rami, foglie, libellule, nidi, animali da pelliccia, vespe, uccelli, nidi e muschio.

flying on ice crusted snow,

wind driven, I look back

at deep foot-prints.

a black cat in snow.

Art happens.

Il suo uso di materiali naturali ha raggiunto un picco nel 2010, quando ha scoperto che i fiori appassiti di Hemerocallis, (daylily) quando venivano strofinati sulla carta lasciavano striature di colore. Ciò ha portato a creare la serie di disegni “With the Blood of a Daylily” Ogni giorno lei controllava e raccoglieva i fiori di Hemerocallis per poi lavorare intensamente sui disegni fino a quando non li ha usati tutti. La serie " “Daylily” è tra le sue poche opere che non includono le parole come elemento visivo. Più tardi, nello stesso anno, Christine, ha creato la serie “A Nice Scream" tornando alla sua abituale pratica di utilizzare nelle opere le parole come elemento dominante di un messaggio. In tutte le opere della serie "Scream" inserisce una parola o una frase, ad esempio “anger”, "not real pretty", " frustration", " all fucked up and nowhere to go", ma la serie di opere realizzate finisce sulla nota positiva di " I feel better” (mi sento meglio) e, infine, le sue parole di luce: “Truth, Peace, Love” , ovvero " Verità, Pace, Amore".

Ho imparato presto nel nostro rapporto che, mentre i gatti erano autorizzati a entrare nel suo spazio, mentre lavorava, gli esseri umani non lo erano. Spesso ha lavorato molto veloce, a volte con la mano abbandonata sul foglio, cercando di dare espressione e ossigeno al subconscio. Nel 2011, Christine ha creato un’ altra serie di opere visive, la serie " Organic Matters” (sostanze organiche). Come è vero per “Daylily” e “Scream”, “Organic Matters” sono opere intensamente crude e emotive. In molte di esse, la carta è stata strappata o ricompattata con l'uso forte di altri materiali usati.

I wish a different color body

it will be lavender today

maybe pink tomorrow

I think vibration at higher speeds

will yield light filled people

Nella scelta di lasciare la sua carriera di insegnante e proseguire con l'arte, Christine si è costretta a una vita di privazioni in senso finanziario. Anche se ha lavorato sodo per mantenere se stessa attraverso l'insegnamento, la vendita dei suoi libri auto-pubblicati e workshop presso musei locali, nelle scuole, e nella comunità, era quasi sempre al limite della povertà. Nonostante le sue difficoltà, non ha mai perso il suo senso di ottimismo, la sua gioia di vivere e, soprattutto, il suo impegno nell’arte.

how does it feel to be an art prostitute

to live with no food

unless you agree to live by someone else’s warped rules

to live with frozen fingers

huddled by the kitchen stove burners for warmth

unless you agree

to have to beg for basic needs

because art offers no biscuits

to make excuses for your dwelling

because you chose to follow your heart

sometimes I blow it and feel free—totally-

and say what I feel

then I’m on the edge again

wondering if I’ll survive

but Art is my home

where the truth and

beauty of those who sacrificed

worse than I dwell.

my tears taste the salt of Vincent

my heart pumps the blood of Leonardo

my soul feels the pain of Michelangelo

but forever my spirit thrills.

Christine amava tutti gli animali, ma aveva una speciale attenzione per gli uccelli. Uno dei rapporti più importanti che aveva avuto nella sua vita era con il suo uccello “Little Spirit”, (piccolo spirito), un piccolo merlo abbandonato che ha salvato e vissuto con lei per dieci anni. Ha sempre desiderato di scrivere un libro per bambini sulle sue esperienze con “Little Spirit” e aveva già riunito molti appunti e disegni per il progetto, ma il destino è intervenuto, e ciò non fu mai completato. Si dilettava nel raccontare Little Spirit ai bambini presso le scuole dove insegnava, ed i bambini erano felici di ascoltare. Mi ha confessato di altri incontri straordinari che aveva avuto nel corso degli anni con vari uccelli, e ho assistito personalmente di un episodio veramente accaduto. Eravamo sotto il portico di una casa in collina nel Massachusetts occidentale, quando abbiamo scoperto un grande falcovolare molto al di sopra di noi. Christine alzò le braccia e cominciò a parlare ad esso. Il falco girò verso il basso e, a causa del vento costante, rimase con pochi gesti rapidi delle ali, praticamente fermo, molto vicino a noi. Il grande uccello si librava a pochi centimetri dalle sue braccia tese, Christine parlò con calma e dolcemente. Dopo alcuni minuti, il falco lasciò che il vento lo portasse in alto e lontano. Se non avessi visto l'evento con i miei occhi, avrei avuto difficoltà a credere che questo evento fosse davvero successo.

I’m off the grid

of human existence

trees hearts beat

cats turn to clouds

birds pray for me

I have nothing or

is it everything?

Gli amici dell’arte postale di Christine dovrebbero sapere quanto sia stata importante la mail art per lei. Provava grande gioia nel ricevere l'arte per posta, e la creazione di lavori di Mail art da inviare ai suoi amici; quasi sempre la Mail art aveva la precedenza su qualsiasi altra attività che doveva essere svolta. “Green Seen” la mostra d'arte postale realizzata nel 2010 è stata una dei più grandi eventi d'arte dell'anno nella nostra piccola città. Teneva con cura i lavori di mail art e spesso si sedeva e rivedeva tutti i pezzi che aveva ricevuto nel corso degli anni. Credo, che di tutte le "comunità" che Christine era stata in contatto in tutta la sua vita, la comunità internazionale di mail art è stata una di quelle che si sentiva maggiormente a suo agio.

Christine era una donna di grande coraggio, grazia, dignità, e ottimismo, non ha mai perso queste qualità anche a fronte delle numerose difficoltà che la vita ha scaraventato su di lei, per finire con la diagnosi devastante che ha ricevuto a metà settembre del 2012. Al suo medico aveva detto di sentire un grave bruciore allo stomaco che poi si è rivelato essere un tumore mortale che l’ha portato più tardi alla morte in meno di tre mesi. Il suo comportamento di fronte alla morte imminente ha notevolmente impressionato le persone più care. Lo staff dell’Hospice della Fisher dove Christine ha trascorso il suo ultimo mese, la ricordano ancora con affetto e amore.

All'inizio di dicembre 2012, Christine si era molto indebolita, non essendo stata in grado di mangiare qualsiasi cosa per diverse settimane. Tra momenti di coscienza e incoscienza, per il suo 64° compleanno, il 3 dicembre 2012, si svegliò brevemente e notò che alcuni dei mazzi di fiori nella sua stanza erano appassiti. Con una voce velata e appena udibile, mi aveva detto di togliere i fiori appassiti e riorganizzare quello che rimaneva in un bouquet più presentabile. Alla fine, lei non essendo del tutto felice del mio lavoro svolto mi aveva fatto capire che dovevo sbarazzarmi di tutti fiori del vaso, tranne che di una pianta fiorita in vaso. Mi ha indirizzato ad andare fuori nel bellissimo giardino visibile dalla sua finestra a prendere alcuni pennacchi di graminacee ornamentali. Io, tornai subito con una manciata di piume. Lei cercò invano di spingerne uno nel terreno del vaso, ma non aveva più la forza per farlo. Su sua indicazione ho aggiunto le piume alla pianta del vaso, sistemando le parti e seguendo le sue indicazioni fino a quando lei era visibilmente soddisfatta di come era stata composta la composizione. Di certo, è’ stata l'ultima opera d'arte che Christine aveva creato per noi. Morì quattro giorni dopo, il 7 dicembre, 2012.

Wind blow wild

Shake the sky

Make the moon and rainbows fly

Nothing can hold me contain me

Control me

Nothing can keep me back

I run with the wind

I fly with hawks

I soar

I go places no one’s

Heard of before

I am free

My spirit is bright blinding light

My heart is silk

My mind is infinite

I am bliss

I see only colors flickers

Transparent

I am fragile

Too tender to live

Too sensitive for life

I retreat in peace

A loving acceptance

Ho già parlato di Christine “Little Spirit”. Ha anche amato il suo levriero “Khensu”. Entrambe queste due creature erano morte prima che io incontrassi Christine, ma lei quando erano morti li aveva entrambi cremati e aveva conservato le loro ceneri. Tra le richieste finali di Christine mi chiedeva che le ceneri di “Little Spirit” e “Khensu” fossero miscelati con le ceneri del suo corpo prima di spargerli nel punto designato da lei. Molti di coloro che hanno ricevuto le opere di Christine sanno come era appassionata del glitter. Anche se lei non l’ha chiesto espressamente, ho deciso di aggiungere alle ceneri prima che fossero sparse una confezione di glitter che avevo trovato per caso nel suo studio. Ancora oggi, dopo tanti mesi, con il sole del mattino che colpisce le tavole del pavimento di legno a casa mia, a volte, trovo qualche pagliuzza di glitter dentro ad una crepa dell’asse di legno che assorbe e riflette la luce del mattino. Quando vedo che brilla un glitter, penso subito a Christine e con la mente la immagino muoversi attraverso i regni celesti, con Khensu al suo fianco, Little Spirit che vola davanti a lei e tutti e tre dentro nuvole multicolore di glitter. Douglas Dawson

Christine  A.  Tarantino / "MISE EN BOITE / Quasi un’opera collettiva"
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3 dicembre 2014 3 03 /12 /dicembre /2014 19:19

“My Soul is a Poem in Bloom”

(Presentation of Douglas Dawson)

I met Christine Tarantino fairly late in life—I was 57 years old and starting my final year before retirement from my position as Director of Technology at the local high school. I soon noticed the very attractive woman, about my age, who had just started work as a classroom aide that year. My interest was heightened when I observed that she spent much of her free time in the library looking at art books rather than going to the faculty lounge for coffee and gossip. One of my co-workers was acquainted with her and informed me that, as far as she knew, Christine was not in a relationship at the moment. So I started chatting with her every chance I could get and was encouraged by her response. One day I found in my mailbox a card from Christine inviting me to participate in something called a “mail art” project—she called it “A Plea to Forsake”. I had never heard of mail art and didn’t consider myself much of an artist, but I wasn’t about to pass up such an opportunity. I was working hard on making something that would impress her when I realized that she had not been in to work for a few days. I learned that she had quit her job—no one really knew why.

Several days later, while driving home from work, I thought I spotted Christine walking with several children down a side street. I sent her an email and asked if that was indeed her. She replied that it was—that she had taken a child care position because it offered her more flexibility than the job at the school. I learned that she waited for the children’s bus each day on the very street that I took on my way home from work. More opportunity! All through the spring and early summer of 2006, I stopped each time I saw her waiting for the children. We sat together on a stone wall and got to know each other. She had usually just picked up her mail, and she showed me the beautiful pieces of art she received daily from her mail art friends. By that fall, she was spending a great deal of time at my home in Wendell, Massachusetts, and by winter she had moved in with me.

Christine was city-born and raised, but she spent all of her life after college in rural Massachusetts. She had become an elementary school teacher after graduating from college in 1970 and had been teaching for eleven years when she had a near-death experience from a coma brought on by an improper injection during a dental procedure. This experience changed her life forever. Although she continued to do occasional substitute teaching, she gave up her teaching career and devoted her life to art and poetry.

The Artist

beauty

transporter

spirit

elixir

body

pacifier

reminder

counsellor

of the highest

the brightest

within

Before moving to Wendell, Christine lived and worked on a beautiful pond (“Mill Pond”) in Phillipston, where she created art and poetry for many years. It was here that she founded and operated Words of Light Publishing. Christine believed strongly in the transformative power of words—

when I move I jingle

only soft sweet cooing

or dreamy tones

gently spew forth

language is heart vibrations

Christine not only wrote books and poetry, but also included words in most of the works of visual art that she created.

She was a highly spiritual person, studying the teachings of Paramahansa Yogananda and Roy Eugene Davis for many years. Although very spiritual, she was not interested in organized religion. She found spirit in nature

Kneeling, stained glass leaves

Forest is my cathedral

Silence genuflects

Christine found not only spirit in nature, but she also found many of the materials she used in her art there, including such items as feathers, acorns, flowers, butterflies, twigs, leaves, dragonflies, birds’ nests, animal fur, wasps’ nests, and moss.

flying on ice crusted snow,

wind driven, I look back

at deep foot-prints.

a black cat in snow.

Art happens.

Her use of natural materials reached a peak in 2010 when she discovered that withered daylily blossoms, when rubbed on paper, would leave streaks of color. This led to her remarkable “With the Blood of a Daylily” series of drawings. Each day she would visit our daylily patches for suitable blossoms and then work intensely on the drawings until the blossoms were exhausted. The “Daylily” series is among the very few of her works that do not include words as visual elements. Later that same year, Christine created her “A Nice Scream” series, returning to her usual practice of using words as the dominant elements in the works. Each of the works in the “Scream” series features a word or phrase, such as “anger”, “not real pretty”, “frustration”, “all fucked up and nowhere to go”, but the series ends on the positive note of “I feel better” and finally her Words of Light: “Truth, Peace, Love”.

I learned early in our relationship that while cats were permitted to enter her space while she was working, humans were not. She worked very quickly, sometimes using her non-dominant hand, hoping to give expression to her subconscious self. In 2011, Christine created another remarkable series of visual works, the “Organic Matters” series. As is true of “Daylily” and “Scream”, the “Organic Matters” works are intensely emotional and raw. In many of them, the paper was torn or bunched up by the forceful use of the various drawing instruments that she used.

I wish a different color body

it will be lavender today

maybe pink tomorrow

I think vibration at higher speeds

will yield light filled people

In making her decision to leave her established teaching career and pursue art, Christine sentenced herself to a lifetime of financial deprivation. Although she worked hard to support herself through substitute teaching, sale of her self-published books, and workshops at local museums, schools, and in the community, she was almost always on the edge of poverty. In spite of her difficulties, she never lost her sense of optimism, her joy in life, and, above all, her commitment to art-

how does it feel to be an art prostitute

to live with no food

unless you agree to live by someone else’s warped rules

to live with frozen fingers

huddled by the kitchen stove burners for warmth

unless you agree

to have to beg for basic needs

because art offers no biscuits

to make excuses for your dwelling

because you chose to follow your heart

sometimes I blow it and feel free—totally—

and say what I feel

then I’m on the edge again

wondering if I’ll survive

but Art is my home

where the truth and

beauty of those who sacrificed

worse than I dwell.

my tears taste the salt of Vincent

my heart pumps the blood of Leonardo

my soul feels the pain of Michelangelo

but forever my spirit thrills.

Christine loved all animals but had a special affinity for birds. One of the most important relationships she had in her life was with her bird “Little Spirit”, an abandoned fledgling blackbird that she rescued and lived with for ten years. She always intended to write a children’s book about her experiences with Little Spirit and had many notes and drawings gathered together for the project, but fate intervened, and it was never completed. She delighted in telling Little Spirit stories to the young children at the schools where she did substitute teaching, and the children were as delighted to listen to them. She told me of other extraordinary encounters she had over the years with various birds, and I witnessed one episode first hand. We were on the porch of a summit house on a high hill in western Massachusetts when we spotted a large hawk far above us. Christine raised her arms and began speaking to it. The hawk circled down and, because of the steady wind, was able to remain practically stationary, with only a few flicks of its wings, very close to us. As the great bird hovered only inches from her outstretched arms, Christine spoke to it calmly and softly. After several minutes, the hawk let the wind carry it up and away. Had I not seen the event with my own eyes, I would have had difficulty believing that it happened.

I’m off the grid

of human existence

trees hearts beat

cats turn to clouds

birds pray for me

I have nothing or

is it everything?

Christine’s mail art friends should know how important mail art was to her. It gave her great joy to receive art in the mail, and creating pieces to send to her friends almost always took precedence over any other activity she may have been involved in. Her “Green Seen” mail art show in 2010 was one of the biggest art events of the year in our very art-oriented little town. She kept her mail art well organized and would often sit and go through all the pieces she had received over the years. I believe that of all of the “communities” that Christine was a part of throughout her life, the international mail art community was one of those that she felt most comfortable in.

Christine was a woman of great courage, grace, dignity, and optimism—she never lost these qualities even in the face of the many difficulties that life threw at her, ending with the devastating diagnosis that she received in mid-September of 2012. What she had been told by her doctor to be severe heartburn turned out to be a deadly tumor that led to her death less than three months later. Her comportment in the face of her impending death greatly impressed her caregivers and loved ones. The staff at Hospice of the Fisher Home, where Christine spent her final month, still remember her with love.

By early December, 2012, Christine was in a greatly weakened condition, having been unable to eat anything at all for several weeks. She was slipping in and out of consciousness when, on her 64th birthday, December 3, 2012, she roused briefly and noticed that some of the flower bouquets in her room had withered blossoms. In a voice barely audible, she directed me to discard the withered blooms and rearrange what was left into a more presentable bouquet. She wasn’t happy with my efforts and finally told me to get rid of everything except one potted plant in bloom. She then directed me to go outside into the beautiful garden visible from her window and fetch her some plumes of ornamental grasses there. I, of course, did as asked and returned with a handful of the plumes. She tried to push one into the soil of the potted plant but didn’t have the strength. At her direction, I added the plumes to the potted plant, moving them around until she was satisfied with how it looked. It was the last work of art that Christine created. She died four days later, on December 7, 2012.

Wind blow wild

Shake the sky

Make the moon and rainbows fly

Nothing can hold me contain me

Control me

Nothing can keep me back

I run with the wind

I fly with hawks

I soar

I go places no one’s

Heard of before

I am free

My spirit is bright blinding light

My heart is silk

My mind is infinite

I am bliss

I see only colors flickers

Transparent

I am fragile

Too tender to live

Too sensitive for life

I retreat in peace

A loving acceptance

I have already mentioned Christine’s bird Little Spirit. She also had a very close relationship with her greyhound Khensu. Both of these creatures had died before I met Christine, but she had them both cremated when they died and had kept their ashes. Among Christine’s final requests was that the ashes of Little Spirit and Khensu be mixed with her own before I spread them at the designated spot. Many who have received art from Christine know how fond she was of glitter. Although she did not ask it, I took it upon myself to mix in a container of glitter I found in her studio to the ashes before they were spread. Even today, after so many months, early morning sunlight hitting the floorboards at my home will sometimes find a speck of glitter resting in a crack there and be reflected. When I see that sparkle, I think of Christine, and in my mind’s eye I can see her moving through the heavenly realms, Khensu at her side, Little Spirit flying on ahead, all of them trailed by glorious clouds of multi-colored glitter.

Douglas Dawson

Foto dell'artista Christine A. Tarantino, 2008

Foto dell'artista Christine A. Tarantino, 2008

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3 dicembre 2014 3 03 /12 /dicembre /2014 19:13

SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY

Via S. Calenda, 105 – Salerno

 

"MISE EN BOITE / Quasi un’opera collettiva"

MOSTRA COLLETTIVA INTERNAZIONALE

dedicata a Christine Tarantino

a cura di Giovanni Bonanno

Testo critico

di Douglas Dawson

 

7 dicembre 2014 – 27 marzo 2015

Inaugurazione: domenica 7 dicembre 2014, ore 18.00

Ophen Virtual Art Gallery, Via S. Calenda, 105 – Salerno Tel/Fax 089 5648159

e-mail: bongiani@alice.it – Web Gallery: per visitare la mostra connettersi a: http://www.ophenvirtualart.it/

Orario: tutti i giorni su appuntamento dalle 17.00 alle 20.30

 

 

Si inaugura domenica 7 dicembre 2014, alle ore 18.00, la mostra collettiva internazionale dal titolo: “MISE EN BOITE / Quasi un’opera collettiva"a cura di Giovanni Bonanno, che lo Spazio Ophen Virtual Art Gallery di Salerno dedica all’artista Christine Anne Tarantino a due anni esatti dalla sua scomparsa (7 dicembre 2012). Sono presenti 87opere di altrettanti importanti autori internazionali che hanno voluto essere presenti a questa particolare ricorrenza dell’artista americana.

A due anni esatti dalla morte dell’artista americana (7 dicembre 2012), viene organizzata la prima collettiva internazionale a lei dedicata con la partecipazione di diversi amici artisti internazionali in cui era da tempo in contatto. Christine Anne Tarantino è nata nel Bronx il 3 dicembre 1948, La sua famiglia si trasferì presto a Framingham Massachusetts. Ha frequentato il Fitchburg State College. Christine ha preferito vivere una vita a contatto con la natura guidata da motivazioni essenzialmente spirituali. L’artista americana ha creduto fortemente nel potere di trasformazione delle parole, sia parlate che scritte. In considerazione di ciò ha creato per diversi decenni opere “Fluxus” tra immagine e parola, tra oggettualità e poesia visiva; una sorta di contaminazione tra scrittura e collage con materiali organici trovati, e soprattutto, la partecipazione attiva a tanti progetti internazionali in una rete artistica globale in cui l'arte si concretizza attraverso la partecipazione collettiva e corale degli artisti, realizzando interessanti opere in edizioni uniche, libri d'artista e diversi testi scritti. Le sue performance in arte consistevano in eventi e azioni artistici spesso a contatto con la natura. Nel solo 2012, prima di morire, Christine è stata presente in diverse importanti rassegne in Germania, Italia, Paesi Bassi, Irlanda, Nepal, e negli Stati Uniti. La solitudine e la bellezza naturale della sua fattoria a Wendell ha ispirato la sua creatività e il rispetto della natura. Amava camminare nella Quabbin e guidare attraverso il Berkshires, soprattutto andare per i musei d'arte a North Adams e Williamstown. Christine Tarantino di Wendell, (Massachusetts), a soli 64 anni cessò di vivere il 7 dicembre 2012 presso Hospice della Fisher Casa a Nord Amherst, Massachusetts.

Per questa particolare occasione sono presenti 87 artisti con oltre 135 opere e diverse poesie di vari autori dedicate a Christine Anne Tarantino e una presentazione critica dal titolo (My soul is a poem in bloom) dell’amico Douglas Dawson.

Artisti presenti a questa Rassegna Internazionale: Christine Anne Tarantino, Anna Boschi, Paolo Scirpa, Ruggero Maggi, C. Mehrl Bennett, Simon Warren, Clemente Padin, Giovanni Bonanno, Carlo Iacomucci, Daniel Daligand, Pier Roberto Bassi, Lamberto Pignotti, Stathis Chrissicopulos, Marcello Diotallevi, Fernanda Fedi, Bruno Cassaglia, Eugenio Giannì, Alfonso Caccavale, Luc Fierens, Mauro Molinari, Rosa Gravino, Marina Salmaso, Lancillotto Bellini, Tomaso Binga, Roland Halbritter, Paolo Carnevale, Rolando Zucchini, Fulgor C. Silvi, Fernando Andolcetti, Emilio Morandi, Carl Baker, Claudio Parentela, Guido Capuano, Claudio Grandinetti, Giancarlo Pucci, Mabi Col, Antonio Sassu, Maurizio Follin, Carmela Corsitto, Adolfina De Stefani, G. Franco Brambati, Claudio Romeo, Gino Gini, Gianni Romeo, Giovanni Fontana, I Santini Del Prete, Ernesto Terlizzi, Roberto Scala, Jacob de Chirico, Francesco Mandrino, Mario Manzoni Sala, Vittore Baroni, Luisa Bergamini, Virginia Milici, Fernando Aquiar, Walter Festuccia, Rosanna Veronesi, Buz Blurr, Mariano Bellarosa, Fausto Paci, Angela Caporaso, Renata e Giovanni Strada, Salvatore Starace, Elisa Battistella, Lamberto Caravita, Pierpaolo Limongelli, Patrizia Battaglia, Domenico Severino, Antonio Baglivo, Pasquale Riccardi, Domenico Ferrara Foria, M. P. Fanna Roncoroni, Francesco Aprile, Marta Caccaro, Piero Barducci, Serse Luigetti, Roberto Zito, Gabriella Gallo, Maria Teresa Cazzaro, Miguel Zavarof, Rosa Biagi, Silvana Alliri, Jan Theuninck, Carolina Bsquets, Lorenzo Cleffi, Artista anonimo, Connie Jean.

 

International group exhibition opens Sunday, December 7, 2014, at 18.00, entitled: "MISE EN BOITE / Almost a collective work" by Giovanni Bonanno, that Space Ophen Virtual Art Gallery of Salerno dedicated artist Christine Anne Tarantino exactly two years after his death (7 December 2012). There are 87 works by as many important international authors who wanted to be present at this special occasion the American artist.

Exactly two years after the death of the American artist (7 December 2012), is organized the first international collective dedicated to her friends with the participation of several international artists that had long been in contact. Anne Christine Tarantino was born in the Bronx December 3, 1948, His family soon moved to Framingham Massachusetts. He attended Fitchburg State College. Christine has chosen to live a life in contact with nature led by an essentially spiritual. The American artist has strongly believed in the transformative power of words, spoken and written. In view of what has created works for several decades "Fluxus" between image and word, between objectivity and visual poetry; a sort of cross between writing and collage with organic materials found, and above all, active participation in many international projects in a global art network in which art is expressed through participation and choral collective of artists, creating interesting works in unique editions , artist's books and other written texts. His performances in art consisted of artistic events and actions often in contact with nature. Only in 2012, before his death, Christine has been present in several important exhibitions in Germany, Italy, the Netherlands, Ireland, Nepal, and the United States. The solitude and natural beauty of his farm in Wendell inspired his creativity and respect of nature. He loved to walk in the Quabbin and driving through the Berkshires, especially to go to art museums in North Adams and Williamstown. Christine Tarantino Wendell, (Massachusetts), only 64 years passed away December 7, 2012 at Hospice of the Fisher House in North Amherst, Massachusetts.

For this particular occasion there are 87 artists with more than 135 works and several poems by various authors dedicated to Anne Christine Tarantino and a critical presentation titled (My soul is a poem in bloom) friend Douglas Dawson.

CHRISTINE ANNE TARANTINO

SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY

Via S. Calenda, 105 - Salerno

7 dicembre 2014 – 27 marzo 2015

Inaugurazione: domenica 7 dicembre 2014, ore 18.00

Orario: tutti i giorni ore 17.00 - 20.30

e-mail: bongiani@alice.it

Web Gallery: http://www.ophenvirtualart.it/

Ufficio stampa: bongiani@libero.it

 

- Video Christine Anne Tarantino:

"Green Seen Mail Art Show".

This is the manifestation of Mail Art Christine curated in 2010. ("Green Seen Mail ArtShow". Si tratta della manifestazione di Mail Art Christine curata nel 2010)

This video documents the Green Seen Mail Art Show, which took place at the Wendell Free Library in Wendell, Massachusetts USA in 2010. It was one of the largest mail art shows of the year. Wendell artist Christine Tarantino was the driving force behind the show. She was joined by Wendell artist Adrian Montagano in the construction of a large installation using the art that was received. I apologize for the poor audio, especially during the conversation between Christine and Adrian--I was working with some inferior equipment and am not much of an audio engineer. Visit. https://vimeo.com/112577576

 

Altri Video Vimeo:

Visit: http://bongianimuseum.tumblr.com/post/103741670304/christine-tarantino-slide-show

Per contatti con Douglas Dawson: ddawson@post.harvard.edu

 

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26 agosto 2014 2 26 /08 /agosto /2014 15:35
Ritratto di G. A. Cavellini
Ritratto di G. A. Cavellini

SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY Via S. Calenda, 105 - Salerno MOSTRA RETROSPETTIVA Palazzo Virtuale “GACONCETTUAL POETRY” G.A.CAVELLINI 1914 - 2014 Dal 7 settembre 2014 al 27 ottobre 2014 Inaugurazione: Domenica 7 Settembre 2014, ore 18.00 Ophen Virtual Art Gallery, Via S. Calenda, 105 – Salerno Tel/Fax 089 5648159 e-mail: bongiani@alice.it – Web Gallery: http://www.ophenvirtualart.it/ Orario continuato: tutti i giorni dalle 17.00 alle 20.30

Retrospettiva dedicata a Guglielmo Achille Cavellini in occasione del Centenario della nascita con una presentazione di Piero Cavellini, un poema visuale e un saggio critico di Giovanni Bonanno.

S’inaugura sabato 7 settembre 2014, alle ore 18.00, la mostra Retrospettiva a cura di Giovanni Bonanno in collaborazione con l’Archivio Cavellini di Brescia dal titolo: “GACONCETTUAL POETRY” che lo Spazio Ophen Virtual Art Gallery di Salerno dedica all’anniversario del Centenario di Guglielmo Achille Cavellini.

Guglielmo Achille Cavellini a compimento del Centenario (1914-2014) aveva espresso il desiderio di attuare una sorta di celebrazione postuma come completamento di una sua importante operazione artistica incentrata sull’Autostoricizzazione”. Per tale importante occasione vengono presentati 86 opere significative dell’artista lombardo. Nella prima sala sono presenti i lavori degli anni 60, dalla pittura dei primi anni sessanta alle opere oggetto, dai francobolli ad intarsio in legno alle casse che contengono opere distrutte del 1966 al 1968. Nella seconda sala vi sono i lavori degli anni 70, dalle casse che contengono opere distrutte del 1968 ai carboni, dai francobolli alle fotografie e le tele emulsionate. Nella terza sala vi sono i lavori degli anni 80, con la serie dei personaggi della storia, i francobolli, gli autoritratti, la scrittura sul corpo, la performance e gli ultimi autoritratti realizzati dall’artista nel 1990 in una clinica di Brescia prima della morte. Per diversi decenni GAC in Italia è stato osteggiato come “un ricco eccentrico in vena di esibizionismo”, non compreso perché ritenuto soltanto un importante collezionista d’arte contemporanea e di conseguenza collocato dalla critica ufficiale nel completo isolamento. A partire dal 1970, aveva per la prima volta tentato a “scardinare” il sistema ufficiale dell’arte e di far sentire la propria voce attuando appropriate “interferenze” all’interno del sistema proponendo la sua presenza come autentico momento creativo. L’arte, dopo essere stata relegata per molto tempo al chiuso delle idee, con l’autostoricizzazione” del 1971 di GAC diveniva liberazione, apertura delle frontiere culturali, arte che si integrava nella vita. Inoltre, condividendo e abbracciando contemporaneamente più campi di ricerca trasversali e alternativi alle proposte della cultura ufficiale; dalla pittura alla poesia visiva, dall’arte di comportamento alla Body Art si collocava autonomamente ai margini di un sistema, in una zona franca, in una periferia di confine praticabile. Artista per certi versi difficilmente classificabile per le diverse pratiche utilizzate, ma sicuramente protagonista del superamento trasversale di una logica tradizionale. Oggi, a distanza di qualche decennio di riflessione, Guglielmo Achille Cavellini appare un personaggio geniale e poliedrico. Ha vissuto l'arte contemporanea dal secondo dopoguerra fino al 1990, anno della sua morte, come battitore libero, diceva: “preferisco vivere la mia avventura, proiettata nel futuro, piuttosto di dovermi impantanare nell’intricata giungla dell’arte”, da artista non condizionato da schemi e imposizioni. Non é stata una questione di semplice eleganza o puro stile ma di una lucida operazione illuminata che ha evidenziato e messo in luce i problemi e le contraddizioni di un sistema culturale che non lascia niente al caso e che quasi sempre tratta l’opera e l’artista come mera merce di scambio.

BREVE BIOGRAFIA di GUGLIEMO ACHILLE CAVELLINI (GAC) GAC (Guglielmo Achille Cavellini) è stato un importante studioso e collezionista dell'arte astratta europea. Dalla metà degli Anni '40 esordisce con disegni e ritratti. Nel '60, si dedica invece alla sperimentazione: alcuni esempi del suo lavoro sono spesso legati a citazioni, vere e proprie elaborazioni di celebri opere che ne fanno un autentico attore nella messa in scena dell'arte. GAC mette in pratica la sua teoria dell'autostoricizzazione: il fare da sé nel costruirsi attorno l'alone del successo, mettendo in disparte i processi canonici che il sistema utilizza a tale scopo. Non è un atto di megalomane autorappresentazione, bensì l'innescarsi di una procedura alternativa: una rivoluzione all'interno della comunicazione artistica. Andy Warhol si mette a ritrarre Cavellini, e il geniaccio GAC rende omaggio a Andy con il francobollo "Le Marilyn di Warhol" (1984). L’utilizzo dei materiali di recupero (negli oggetti assemblati, negli intarsi in legno, nei carboni), è lo strumento del suo operare. Nascono i Teatrini e i francobolli d’artista attraverso i quali viene reso omaggio ai geni della pittura: Picasso, Lèger, Matisse, Braque e nasce, anche, l’amore per la Mail Art, movimento libero e democratico che permette a GAC di avere contatti e confronti importanti con tanti artisti sparsi su tutto il pianeta. “GACONCETTUAL POETRY” G.A.CAVELLINI 1914 - 2014 SPAZIO OPHEN VIRTUAL ART GALLERY Via S. Calenda, 105 - Salerno e-mail: bongiani@alice.it Web Gallery: http://www.ophenvirtualart.it/

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4 agosto 2014 1 04 /08 /agosto /2014 10:07

~~Il battitore libero raggiunge Salerno Settantatré artisti rendono omaggio a Guglielmo Achille Cavellini nel centenario dalla nascita. L’iniziativa, virtuale, è firmata dalla Ophen Virtual Art Gallery di Salerno. Probabilmente, Guglielmo Achille Cavellini ne avrebbe gioito. Non tanto per l’enorme richiamo presente in piazza della Vittoria della sua Brescia, esplicito riferimento all’autostoricizzazione che ipotizzò, decenni fa, pensando al secolo dalla propria nascita. Ora che il centenario è giunto (per la precisione, scoccherà l’11 settembre), le iniziative per celebrarlo sono diverse. E fra queste spicca la “Virtual underground”, grazie alla salernitana Ophen virtual art gallery ed a Giovanni Bonanno. Si tratta di un allestimento web sempre raggiungibile (ma la medesima struttura ne sta preparando un secondo). Propone -con il supporto dello stesso Archivio Cavellini, gestito dalla famiglia- settantatré opere di altrettanti autori internazionali che hanno voluto ricordare Gac, come si faceva chiamare, rielaborandone il lavoro. Ed occhieggiando, fra l’altro, alla filatelia ed al sistema postale, due elementi caratteristici del protagonista. Protagonista che -spiegano gli organizzatori- “è stato osteggiato come «un ricco eccentrico in vena di esibizionismo», non compreso perché ritenuto soltanto un importante collezionista d’arte contemporanea e di conseguenza collocato dalla critica ufficiale nel completo isolamento”. A partire dal 1970, egli aveva tentato di scardinare il sistema e di far sentire la propria voce attuando appropriate “interferenze”, “proponendo la sua presenza come autentico momento creativo”. L’arte, in tal modo, “diveniva liberazione, apertura delle frontiere culturali”. Condividendo ed abbracciando più campi di ricerca trasversali ed alternativi alle proposte riconosciute, dalla pittura alla poesia visiva, dall’arte di comportamento alla body art, “si collocava autonomamente ai margini di un sistema, in una zona franca, in una periferia di confine praticabile, smantellando in un solo colpo una prassi tradizionale che preferiva la produzione ripetitiva dell’artista ben identificabile al completo servizio del mercato”. Oggi “appare un personaggio geniale e poliedrico”. Ha vissuto l’arte contemporanea dal secondo dopoguerra fino al 1990, quando morì, “come battitore libero”.

Visit: http://www.vaccarinews.it/

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26 luglio 2014 6 26 /07 /luglio /2014 15:16
Da Fausto Pirandello a Renato Guttuso, da Carla Accardi a Emilio Isgrò, da Piero Guccione a Vincenzo Nucci, gli indiscussi maestri del ’900 siciliano sono al centro della grande mostra allestita fino al 12 ottobre negli spazi dell’Ex Stabilimento Florio (che oggi ospita il Museo della antica tonnara) sull’isola di Favignana.
 

 

 

La mostra, dal titolo «Artisti di Sicilia. Da Pirandello a Iudice», curata da Vittorio Sgarbi, ripercorre la più importante produzione artistica siciliana di pittori, scultori e  fotografi, a partire dagli anni ’30 e fino ad oggi, con opere straordinarie, molte delle quali provenienti da importanti collezioni pubbliche e private. Esposte oltre 200 opere con l’intento di raccontare l’evoluzione di una ricerca artistica che ha attraversato e influenzato per un secolo intero (e fino a oggi) la cultura italiana.
“C’è un filo continuo di tensione creativa nella luce e nel mare, che corre dagli anni ’30 fino al nuovo millennio” dice il curatore Vittorio Sgarbi “è importante vedere questi artisti riuniti nello spazio meraviglioso della  Tonnara di Favignana”.
 Il percorso si articola in quattro grandi spazi espositivi, dove, seguendo un ordine cronologico, si susseguono le opere dei maestri vissuti a cavallo tra XIX e XX secolo assieme ad altri artisti più giovani. Da questi si dipana quel filo continuo che attraversa il ’900 dagli anni ʻ30 fino al nuovo millennio e che al centro ha sempre la Sicilia, con il suo paesaggio, la luce mediterranea e la sua  straordinaria storia.  
 Sono presenti opere d’arte tra le più popolari e interessanti del panorama critico italiano, tra cui quelle del grandei Fausto Pirandello, “Le carni dei bagnanti e dei nudi femminili”, di  Renato Guttuso “La Vucciria”, capolavoro simbolo dell’arte siciliana nel mondo,  Piero Guccione è presente con  “Il mare e il cielo di Sicilia”, Bruno Caruso con  “La sua visione interiore” e  tra i tanti grandi nomi  è presente, anche,  il lavoro  " La palma e l'azzurro " dell’interessante artista saccense  Vincenzo Nucci.
Certamente, una selezione significativa di opere di straordinari maestri che attraverso i singoli percorsi di ricerca espressiva esprimono una visione della loro terra quale luogo di meditazione e conflitto. Una mostra che presto potrà iniziare il suo viaggio in Italia, per arrivare a Milano, durante l’Expo Universale.  

 

  Catalogo Skira

   
 
 

 

 


Opera di  Vincenzo  Nucci, " La palma e l'azzurro " 2011. 
 Olio su tela cm 120xcm95

 

 
Sono presenti tra gli altri  importanti artisti siciliani come:

 

Carmelo Cappello, Carla Accardi, Emilio Greco, Fausto Pirandello, Gianbecchina, Giuseppe Mazzullo, Giuseppe Migneco, Ignazio Moncada, Mimmo Germanà, Nino Franchina, Pietro Consagra, Pippo Rizzo, Renato Guttuso, Salvatore Fiume, Ugo Attardi, Antonio Brancato, Antonio Freiles, Bruno Caruso, Dino Cunsolo, Emilio Isgrò , Ferdinando Scianna, Francesco Balsamo, Franco Battiato, Franco Sarnari, Gaetano Tranchino,  Giovanni Chiaramonte, Giovanni Iudice, Giuseppe Modica, Giuseppe Puglisi, Guido Baragli, Piero Guccione, Rosario Bruno, Sonia Alvarez, Concetto  Maugeri, Tano Brancato, Togo, Turi Simeti, Vincenzo Nucci.
  
 Un piccolo inciso per Vittorio Sgarbi; si rileva l’assenza, purtroppo, di alcuni artisti  siciliani che riteniamo significativi nel panorama culturale della pittura siciliana come  per esempio, Antonio Sanfilippo, Paolo Scirpa, Nicolò D’Alessandro, Vincenzo Sciamè recentemente scomparso e  per certi versi anche  l’apporto  di Antonio Scordia, nato a Santa Fè  (Argentina) da genitori siciliani e stabilitosi all’età di 3 anni definitivamente a Roma. Dimenticanze che speriamo verranno colmate in una prossima  futura rassegna.

 

(Ad ottobre seguirà dell’Ex Stabilimento Florio di Favignana un’altra importante rassegna dal titolo:«Di là dal faro. Paesaggi e pittori siciliani dell’Ottocento»).     

 

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21 maggio 2014 3 21 /05 /maggio /2014 16:11

  Ma t t o n e l l e d ’ a r t i s t a

Tibet ed altre esistenze
di
Ruggero Maggi e Pino Secchi
a cura di Mario Quadraroli

Mercoledì 21 maggio 2014 ore 17,30
presso la sede della Fondazione Banca Popolare di Lodi
 Piazza della Vittoria, 39 - Lodi
dal 21 maggio al 31 luglio 2014
  
lunedì – venerdì 9,30 / 12,30 - 15,00 / 16,30
sabato, domenica e festivi chiuso; ingresso libero per informazioni tel. 0371 4407
 
 
Ruggero  Maggi, Padiglione Tibet, 50x50,  foto su  plexiglass
 
 
 
Ruggero Maggi
 

Ruggero  Maggi, Anguineus,50x50, materiali vari su  canapa e plexiglass

 
Artista multimediale e curatore. Dal 1973 si occupa di poesia visiva; dal 1975 di copy art, libri d’artista, arte postale; dal 1976 di laser art, dal 1979 di olografia, dal 1985 di arte caotica. Ha partecipato alla 49° Biennale di Venezia, alla 16° Biennale d’arte contemporanea di San Paolo nel 1980. Nel 2006 realizza “Underwood” intervento site-specific per la Galleria d’Arte Moderna di Gallarate. Nel 2007 presenta il progetto dedicato a Pierre Restany “Camera 312 – promemoria per Pierre” alla 52° Biennale di Venezia; 2011/2013 presenta a Venezia Padiglione Tibet, progetto presentato successivamente alla Biennale di Venezia all’interno di Padiglione Italia (Palazzo delle Esposizioni Sala Nervi – Torino), al Museo Diotti di Casalmaggiore (CR) e presso la Biblioteca Laudense di Lodi. Nel 2013 Padiglione Tibet (2° ed.) a Venezia.
 
 
Pino Secchi
 

Pino Secchi, Immagine di un’esistenza, 50x50, stampa ink jet

 
Nasce fotograficamente nel 1972 iscrivendosi al “Fotoclub Barbarossa” di Lodi dove rimane fino al 1980. Autodidatta in tutto dallo sviluppo del negativo sino alla stampa finale, partecipa a concorsi fotografici con ottimi risultati. Presente per diversi anni agli incontri internazionali di fotografia di Arles, in Francia, ne ricava contributi e stimoli di particolare interesse. Collabora, negli anni ‘80, con la Galleria d’Arte “Il Gelso” di Lodi, diretta da Giovanni Bellinzoni, organizzando mostre fotografiche in sinergia con la Galleria “Il Diaframma” di Lanfranco Colombo. Tra le mostre personali di recente realizzazione si segnalano: nel 2014 Casalpusterlengo “Utreya!!! - Immagini della Via Francigena”; nel 2013 Biennale d’arte di Venezia “Padiglione Tibet”; Costanza (Germania) “Omaggio a Pier Manca”; Torino “Libri d’artista”; nel 2012 Codogno “Artisti del territorio”.
 
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